giovedì 22 novembre 2012

Solidarietà a Gaza


Inoltriamo con piacere quata importante iniziativa a favore dei civili palestinesi della striscia di Gaza.





Potete portarli o direttamente da loro presso la sede di via Balleydier (elicoidale) o PARTECIPANDO alle prossime iniziative che verranno organizzate.

Prima fra tutte

SABATO 24 NOVEMBRE DALLE ORE 14.00 IN PIAZZA DE FERRARI - PRESIDIO IN SOLIDARIETA' E PUNTO RACCOLTA.
Evento Organizzato dalla "MURGA DEI VICOLI"


CONTATTATE AMICI, FARMACIE, AMICI FARMACISTI, MEDICI DELLA MUTUA CHE HANNO SPESSO MEDICINALI CHE I RAPPRESENTANTI REGALANO...IL POPOLO PALESTINESE CI ASPETTA..NON ESISTE L'UMANITA' INTERNAZIONALE..ESISTE L'UMANITA'.

Vi chiediamo di diffondere questa mail...ci vediamo sabato pomeriggio inp.za De Ferrari dalle 14.00



P.s. Gli amici fuori genova possono organizzare raccolte nelle loro città e poi troviamo un  modo per farle arrivare a Music for peace, pronti per la missione umanitaria.
Grazie, Francesca 

mercoledì 17 ottobre 2012

si riprende..

care lavoratrici e cari lavoratori,
e anche care/i precarie o neodisoccupate/i,
nel mondo del sociale s'agitano ancora, sotto un'apparente e comoda quiete, poco rassicuranti forze che sempre più minacciano la qualità e l'esistenza del nostro lavoro.

molti avranno seguito le vicende Dameri-Doria: oltre lo sconcerto delle dichiarazioni e smentite, non si può non riconoscere una certa continuità politica con una logica amministrativa-economica che tende semplicemente a svuotare gli investimenti pubblici a favore dei servizi per la cittadinanza (riservandoli d'altro canto per la finanza e le banche).
Ma in questa vicenda è emersa forte e chiara l'alzata di scudi da parti di coop e forum che, giustamente, reagisce a difesa dell'esistente, usando però gli stipendi dei lavoratori come argomentazione contro i presunti "privilegi". Salvailsociale in questa vicenda si è posta al di fuori di questi due fronti e si vuole adoperare affinché un'altra voce possa dire la sua: quella dei lavoratori, di stipendi sulla soglia della dignità, dignità che invece viene promossa e difesa ogni giorno, la dignità di una società ai margini ai bisogni della quale vanno costruite risposte adeguate ed efficaci. 
e come si fa a difendere il privato sociale quando si sa che in questo mondo non si produce più cultura e partecipazione da tempo?quando si rosicchiano le poche tutele dei lavoratori?e sapendo che gli stipendi che ci ritroviamo sono responsabilità di scelte ben precise che non ricadono solo sull'amministrazione?

sembra che doria abbia abbia garantito il budget precendente: ma questo è poco. in sordina, infatti, continuano tagli ed licenziamenti.

Salvailsociale va avanti, per unire i lavoratori, per discutere e per poter inserire un elemento di novità nei pensieri che si fanno sul sociale: ci sono nuove proposte e sempre tanta determinazione.

L'appuntamento è per giovedì alle 19 in vico del papa (dietro la lepre).

vi aspettiamo.

martedì 12 giugno 2012


Sappiamo che non è facile creare condivisione e partecipazione in un contesto in cui alla fatiche legate al lavoro di relazione si aggiunge la frammentazione in diversi servizi: senza pensare, inoltre, che siamo divisi anche dall'essere soci o dipendenti di diverse organizzazioni.
La possibilità di esserci al di là di quello che ci divide per riconoscerci semplicemente nella nostra professionalità, per tutelarla e valorizzarla, è uno dei motivi per cui è nata l'esperienza di SALVAILSOCIALE.
per questo con coraggio e voglia di reagire proponiamo questa iniziativa e con fiducia speriamo di essere in tanti di noi venerdì sera.

la cena ha anche l'obiettivo di finanziare l'attività di SALVAILSOCIALE (sempre riusciremo a ripagare le materie prime.....) sostenendo le spese che di volta in volta deve affrontare (stampe volantini e materiale informativo in particolare): a questo proposito cercheremo di mantenere la massima trasparenza pubblicando sul blog le varie entrate e uscite.


per evitare sprechi, chiediamo di PRENOTARSI ENTRO MERCOLEDì 13 GIUGNO (massimo giov mattina), 
inviando email a salvailsociale@gmail.com
o sms/telefonata al 3471761033

a presto


domenica 3 giugno 2012

prepariamoci...

care lavoratrici e cari lavoratori del sociale,
il nuovo sindaco è stato eletto e la nuova giunta si è insediata: ora non ci resta che attendere di conoscere meglio il nostro assessore di riferimento, Paola Dameri, e di capire come verrà gestito il bilancio per il tero settore, bilancio che verrà approvato entro giugno.
le indiscrezioni non sono confortanti: si parla di gare a "cottimo", ovvero avranno anche una durata di un anno o due ma di fatto il servizio potrà essere richiesto solo per un certo periodo e interrotto in un altro. ovvero l'amministrazione si riserverà la possibilità di avere un servizio solo quando serve o potrà permetterselo......
speriamo siano solo malelingue: di certo però dalla regione non possono più essere garantite le coperture promesse (rambuadi: "welfare a rischio") e in comune si parla oramai di soli 29 milioni per il settore.

se questo è lo scenario noi non dobbiamo farci trovare impreparati: salvailsociale continua la sua azione e chiede di rinforzare l'adesione e la partecipazione.

innanzitutto abbiamo bisogno di entrare in contatto con più lavoratori: molti non ci conoscono e la nostra mailing list non è abbastanza lunga.
chiediamo, quindi, a tutti i nostri contatti, di condividere salvailsociale colleghi o conoscenti, e siete tutti invitati a mandarci una mail di sostegno a salvailsociale@gmail.com, per permetterci di comprendere su quali numeri possiamo contare e far valere il nostro peso (ricordatevi anche della pagina FB)

in attesa di avere notizie più certe e, quindi, di capire se e quali mobilitazioni mettere in atto, siamo lieti di invitarvi alla prima cena sociale dei lavoratori del sociale!
si terrà venerdì 15 giugno presso il centro sociale buridda: stiamo decidendo menu e costo (di sicuro molto "sociale") e chi volesse contribuire all'organizzazione è ben accetto (domani in vico mele si farà giusto questo!)
sarà l'occasione per ritrovarci e conoscerci in un contesto ludico e mangiereccio, rincuorarci delle fatiche ed incertezze con un po' di sano calore umano, scoprire quante belle cose facciamo noi del sociale e trovare la coesione necessaria per affrontare le prossime sfide.

inoltre, le nostre menti più creative stanno partorendo l'idea di un video docu-inchiesta-fiction sul sociale: è ancora tutto da elaborare ma l'obiettivo è creare un documento video che possa raccontare il nostro bisfrattato ed invisibile lavoro nel modo più immediato ed efficace possibile.
anche qui sono graditissimi contributi umani, di idee e tecnici!

per tutto il resto vi aspettiamo tutti i lunedì in vico mele 3 dalle 18,30.

venerdì 1 giugno 2012

altre riflessioni...

ciao Daniela, un incontro ha sempre l'obiettivo di aprire scenari, di stimolare la riflessione ma in ogni caso non puo essere esaustivo.Tuttavia hai  colto nel segno rispetto alla mia riflessione, l'interrogativo è proprio qual'è la mia e altrui responsabilità in tutto ciò, anche perche su questo penso che sappiamo come agire, sui macrosistemi ci sentiamo tutti un po più sprovveduti?
l'altro nodo che forse non ho sviluppato è la questione della cittadinanza  dei nostri servizi, ovvero la reciprocità tra ciò che offriamo e la percezione dei fruitori nonché dei cittadini del territorio. Se i cittadini a ragion veduta ci sostengono, abbiamo futuro, altrimenti il nostro punto di vista non assume mai un peso significativo.l'esempio che mi viene con piu forza è la storia di Libera che proprio per la sua capacità di mobilitare il mondo giovanile partendo dalle scuole ha assunto forza e visibilità quindi incisività....e quindi forse oggi per fare l'educatore non basta sapersi relazionare con l'utente, dobbiamo imparare a governare l'incidenza che i nostri servizi hanno sul territorio ......
la riflessione continua, insieme si può.
Grazie


Georges

martedì 29 maggio 2012

suggestioni di una serata a salvailsociale


ripropongo qua il rimando di una lavoratrice che ha partecipato all'incontro con georges tabacchi del 17 maggio, che ha voluto condividere le sue riflessioni.

Faccio un po' fatica a focalizzare tra tutto quello che si è detto giovedì 17, ma siccome George Tabacchi ce lo chiede... ci provo.
Per me è stato il primo incontro con Salvailsociale, non per poco interesse ma per la tirannia del tempo; questo per dirvi che in sordina, un po' fantasma, ma ci sono
L'incontro. Sicuramente denso. Condividere tra operatori del sociale, anche le frustrazioni, è sempre stimolante, arricchente e "terapeutico". Le suggestioni di George su cosa è possibile, su cosa si è fatto in altri ambiti... dà sollievo, apre uno spiraglio. Ma: si è detto tanto su come le Istituzioni e le Cooperative  abbiano lacune. Le riflessioni fatte dai colleghi e dalle colleghe le trovo molto interessanti. Ma noi, io in primo luogo, singola educatrice che faccio per modificare questo ingranaggio che non gira? Per tutelare prima ancora del mio posto di lavoro la qualità del mio lavoro. Non per fare l'idealista: per campare i soldi servono a me come a chiunque. Però ci sono livelli diversi: se lavoro male perchè sono incapace o lavativa il problema se perdo il lavoro è esclusivamente mio e devo pure prendermi la responsabilità in toto; se lavoro in un servizio inutile, allora è bene che si chiuda. Ma se si parla di servizi utili importanti che si vogliono tagliare? E ancora peggio se vengono gestiti male dei servizi che invece sarebbero utilissimi? (per cattiva gestione comunale o della cooperativa). Questo e spreco. Come ha detto un educatore presente all'incontro, è un furto perchè le risorse destinate alle fasce deboli servono a pagare il mio stipendio senza dare benefici a chi dovrebbe essere il beneficiario.
Quindi: io che faccio?
Sono uscita dall'incontro con questa domanda, che continua a ruminarmi in testa.
Le responsabilità altrui sono facili da vedere. Ma non mi basta più. Voglio capire le mie responsabilità.
Comunque dopo l'incontro ho deciso di "buttarmi" in una situazione molto critica che sto seguendo. Ho deciso di non aspettare i tempi e le decisioni altrui ma ho preso iniziative autonomamente (se ci saranno responsabilità d prendere le prenderò), convinta che alcune cose potranno sciogliere la situazione aggrovigliata per quella persona, vista l'urgenza, non ho aspettato la condivisione di tutti i soggetti implicati (questa modalità ha fatto perdere già troppo tempo e chi ne paga le conseguenze è solo il soggetto debole che andava tutelato).
è un inizio? ho sbagliato? non so
Forse questa più che una riflessione in merito all'incontro dello scorso giovedì è uno sfogo. Nel caso scusatemi.

daniela

venerdì 25 maggio 2012

salvailsociale alla fiera della maddalena


questo sabato SALVAILSOCIALE sarà presente con il suo banchetto alla fiera della maddalena a partire dalle 15 sino alle 19, nella piazza dei diritti, in piazza san luca (di fronte ad assolibro).
vi aspettiamo per continuare a testimoniare l'importanza del nostro ruolo e il valore della nostra professionalità, oltre che denunciare le politiche di tagli e riduzione dei servizi minacciate delle istituzioni.
sarà inoltre un'altra occasione di socialità e confronto sul nostro lavoro, occasioni sempre molto preziose e importanti (come evidenziato dal recente incontro con georges tabacchi) per riflettere e condividere le esperienze sulle nostre situazioni professionali e comprendere le sfide ed il ruolo che il nostro settore si dovrà sempre più giocare in questa società.

vi aspettiamo anche per bere un bicchiere di vino con noi, e raccontarvi l'esperienza che stiamo facendo con SALVAILSOCIALE.

PS: che volesse dare un mano ci si vede alle 14 in vico mele 3

sabato 19 maggio 2012

una serata in vico mele 3

giovedì sera l'incontro con Georges Tabacchi si è trasformato in un cantiere di riflessione sulla professione dell'educatore e del suo ruolo sociale. suggestioni, stimoli, provocazioni, un video sul lavoro delle cooperative di tipo b, la presenza di Pippo Costella, la focaccia, il vino, e anche un buon piatto di grano e rucola preparato da Simona....tutto ciò è una delle tante belle cose che può creare SALVAILSOCIALE: lavoratori del sociale di diverse cooperative che ragionano sul senso del loro agire, consapevoli di essere sempre più la parte della società che deve costruire risposte concrete e adeguate alle criticità ed esigenze emergenti. il Social Club di Torino è una bella esperienza che speriamo imbocchi la strada giusta anche a Genova, ma Salvailsociale continuerà a farsi voce dei lavoratori del sociale, difendendo i loro diritti, le loro esigenze e dando forza e valore alla loro "sensibilità sociale", che deve diventare il vero riferimento per la costruzione delle proposte di interventi sul sociale.

PS: tutti quelli presenti giovedì sono pregati, su richiesta di Georges, di condividere le loro opinioni sulla serata, commentando qui o mandandole a salvailsociale@gmail.com

grazie

domenica 13 maggio 2012

Georges Tabacchi a Salvailsociale (nuova data)



Georges Tabacchi ha dato le disponibilità ad incontrare i lavoratori del sociale genovesi giovedì 17 alle ore 18,30 negli spazi di Salvailsociale in Vico Mele 3.
Avremo l'occasione di confrontarci sui temi a noi più cari attraverso lo sguardo del presidente di AbeleLavoro, il quale, oltre a condurre percorsi formativi e di supervisione di molti gruppi di lavoro del mondo del sociale in varie parti d'italia, ha contribuito alla fondazione del Torino Social Club (resocialclub.it).

Vi aspettiamo giovedì. (o domani alle 18,30 per l'incontro settimanale di organizzazione)

un saluto

lunedì 23 aprile 2012

..e infine (per aprile) Georges Tabacchi!

care lavoratrici e cari lavoratori del sociale,
siamo arrivati al nostro ultimo appuntamento di aprile (ma già ci stiamo proiettando verso le future iniziative e attività): dopo gli incontri con Doria e Putti, giovedì prossimo 26 aprile alle 18,30 in vico mele 3 verrà a trovarci,Georges Tabacchi,
di AbeleLavoro, Torino.

Già all'inizio del nostro viaggio un'altra preziosa presenza, quella di Pippo Costella, ci ha donato un'importante occasione di riflessione sul valore ed il senso del nostro lavoro: ora si riprende il filo del ragionamento passando per il neonato Genova Social Club (importato giusto da Torino).

La crisi che sta colpendo il nostro settore e la società tutta ci chiede risposte nuove e analisi profonde e puntuali: questa preziosa testimonianza non può che aiutarci nel tracciare la direzione del nostro agire.

vi aspettiamo coi i vostri contributi ad animare la discussione, che sarà sicuramente intensa.

domenica 15 aprile 2012

e ora Paolo Putti

Dopo il partecipato e interessante incontro con Marco Doria di giovedì scorso (a breve il video), questa settimana incontriamo Paolo Putti, candidato per il Movimento 5 Stelle: l'appuntamento è questo giovedì 19 alle 18.30, sempre presso l'Abbazia di San Bernardino, in vico Benardino canc (sopra piazza del carmine, dietro la nunziata). Il mondo del sociale è sicuramente ben conosciuto da Putti ma vogliamo vedere quali novità intende portare e quali ricette propone per risolvere gli annosi problemi legati al nostro essere lavoratrici e lavoratori del sociale: precarietà, frammentazione, scarsità di strumenti e tempo educativi, poca riconoscibilità come categoria, coivolgimento nelle progettazioni, ecc...
Anche qui è importante esserci per continuare a rivendicare una rappresentanza diretta della nostra professione, che non si può riconoscere appieno nelle dirigenze delle cooperative, nè tantomeno nelle varie Lega, Conf e Forum del Terzo Settore.

Come arrivare all'Abbazia di San Bernardino

Ricordo solo che settimana prossima, giovedì 26, sarà ospite di "salvailsociale" Georges Tabacchi, a nostra disposizione per ragionare assieme sulla nostra professione e la sua peculiare identità.





SALVAILSOCIALE vi invta, oltre che a partecipare a tutti le sue iniziative, a contribuire alle costruzione di proposte e di riflessioni tutti i lunedì dalle 18,30 in vico mele 3.

giovedì 5 aprile 2012

incontro con Marco Doria (e altri appuntamenti)

care lavoratrici e lavoratori del sociale,
salvailsociale si ripropone ad aprile con alcuni appuntamenti importanti per tenere viva l'attenzione sul nostro lavoro e sui sevizi sociali e sui rischi che stanno correndo.

il primo è l'incontro con Marco Doria, giovedì prossimo 12 aprile dalle 17,30, presso l'abbazia di san bernardino in salita san bernardino, 1canc (al carmine dietro piazza della nunziata.).
Sarà l'occasione per portare nella discussione politica e nella agenda del candidato del centrosinistra, la consapevolezza della dignità e professionalità della nostra categoria e discutere delle strategie che intende adottare per difenderla e valorizzarla. Sarà un momento di confronto e propositività sulle regole che governano le politiche sociali, partendo dallo sguardo e dalla voce dei suoi protagonisti, noi lavoratrici e lavoratori del sociale. Chiederemo al candidato sindaco quale sia la sua idea di welfare e di città, perchè siamo convinti che il rilancio e la valorizzazione del sistema dei servizi sociali sia il miglior investimento che Genova può fare per il suo futuro e perchè difendere il nostro lavoro significa difendere i diritti di tutti i cittadini, soprattutto i più deboli.
(importante: anche se l'orario rende difficile a chi è nei servizi di arrivare in tempo, non disperate: marco doria dovrebbe riuscire a fermarsi un po'. quindi raggiungeteci anche più tardi che ci trovate.)

il giovedì successivo, il 19 aprile sarà il turno di Paolo Putti, candidato per il Movimento5Stelle e rappresentante dei comitati cittadini quali "no gronda", "no inceneritore", "acqua bene comune" a altri, nonché un lavoratore del sociale.

mentre giovedì 26 chiudiamo il mese con Georges Tabacchi, presidente Abelelavoro e formatore: partendo dall'esperienza del Socialclub (esportato giusto ora a Genova da Torino) sarà l'occasione per parlare della particolare e complessa figura professionale del lavoratore del sociale.

daremo maggiori dettagli di questi eventi in seguito:

comunque chiunque voglia contribuire a salvailsociale può venire tutti i lunedì in vico mele 3 dalle 18,30, oltre che mandare le sue domande e riflessioni in risposta a questa mail.

venerdì 16 marzo 2012

corteo contro la mafia

salvailsociale parteciperà al corteo organizzato da Libera "contro la mafia" che si terrà a genova questo sabato (17-marzo-libera-contro-la-mafia), con una marcia che da piazza della vittoria arriverà in piazza caricamento.

crediamo sia importante esserci per sostenere un cultura fondata sulla legalità, la partecipazione e la democrazia, valori che orientano le nostre pratiche e la nostra professionalità, oltre che per continuare a dare visibilità alla nostra categoria ed a opporsi alle logiche che vorrebbero ridurre gli interventi sul sociale.

saremo lì con il nostro striscione e con volantini.

preghiamo tutti quelli che hanno voglia di partecipare di cercarci e sostenerci: ci siamo dat appuntamento alle 9,30 in piazza della vittoria, dal gabbiotto dell'autobus all'uscita del sottopasso che arriva da via XX settembre.

ricordo che tutti i lunedì dalle 18,30 ci vediamo in vico mele 3.

un abbraccio.

martedì 13 marzo 2012

ho fatto un sogno...


Ho fatto un sogno. Uno di quei sogni pomeridiani e domenicali, quando ci si addormenta un po’ per recuperare le forze; di quei sogni che ti impressionano e che quando li racconti, temi di non riuscire a trasmettere agli altri, le emozioni che hai provato. Emozioni forti, urlate, libere dal controllo del Super Io; emozioni che piangono e si disperano.
Non era un incubo, ma proprio perche non lo era, mi ha spaventato la sua potenza.
Mi trovo in una riunione. Il tavolo rettangolare è molto lungo e non è allineato a dovere. Verso il fondo, mano a mano che ci si avvicinava al posto del capo-tavola, si incurva in modo poco naturale, non permettendo a quelli seduti nella medesima fila di vedere parte dei colleghi presenti.
I partecipanti erano oziati e il gruppo appariva disordinato; qualcuno era seduto molto staccato dalla sponda del tavolo, qualcuno poggiava il sedere su di una sedia messa per traverso. Tale situazione restituiva un senso di confusione e negligenza. La riunione era composta da operatori misti, intendo dire che i ruoli erano svariati. Si trovavano alcuni dirigenti di età, dedicati a relazioni politiche o a compiti tecnici, e vi erano operatori di base, giovani educatori. Molti tra i partecipanti non staccavano gli occhi dal cellulare o dal pc portatile.
Mi si avvicina Francesca, quella Francesca che conosciamo tutti e mi dice “guarda non ci si ascolta”.Mi innervosisco e le rispondo che si deve fare valere, che è impensabile non riuscire a farsi sentire; poi mi  accorgo che sono stata troppo brusca e ciò che lei prova è quello che provo io. Rabbia ed impotenza.  Ciascuno è un isola a sé e l’indifferenza, e a tratti il rancore, è palpabile, presente.
Allora, senza pensare troppo ma temendo che il mio stato di salute (ho qualche acciacco) non me lo permettesse, battendo contemporaneamente le mani sul tavolo, alla maniera di “Fragole e sangue” (film cult) urlo in modo ritmato: “Siamo operatori sociali e dobbiamo curare l’ascolto, avere  attenzione alle parole. Se non ci ascoltiamo fra di noi come sarà possibile ascoltare le persone che seguiamo: come è possibile che non riusciamo a stare dalla parte di chi non è ascoltato, soprattutto se è un collega, un pari”. Urlo così forte, flettendo il tempo  al suono dei colpi delle mani, che temo di non farcela. Con grande liberazione mi accorgo di essere riuscita ad azzittire i buontemponi, di essere riuscita ad attirare la loro attenzione. Lo sforzo è stato grande ma forse ne vale la pena.
Allora decido di alzarmi, e camminando intorno al tavolo e dunque dietro le spalle dei colleghi, racconto che negli anni novanta si partiva sempre dall’equipe, dal punto di vista dell’operatore in relazione agli altri, dalle loro emozioni, dal senso che essi davano al loro lavoro; e si lavorava, udite udite…sul benessere dell’operatore.
In quegli anni, fino agli inizi del 2002 circa, si facevano le supervisioni, l’equipe si esprimeva su quale formatore voleva, a partire dai bisogni e dalle fantasie di ogni uno e dell’equipe nel suo insieme.
Racconto, sempre camminando sulla scena, o meglio sul setting, che si lavorava molto sul ruolo dell’operatore, sull’asimmetria della relazione, sul transfer; senza trascurare mai il fenomeno che si trattava, fossero ragazzi a rischio, o diversamente abili o donne maltrattate.
In supervisione si portava il caso ma si narrava di se stessi e di come si interagiva con i sentimenti dell’altro. In quegli anni, le supervisioni era di due ore e passa; spesso si piangeva e molti di noi hanno scoperto quali fossero le reali motivazioni che ci spingevano al mestiere della relazione d’aiuto. Molti scoprivano di credersi onnipotenti e dunque dominatori e dipendenti. Altri scoprivano di dover lavorare sull’autorevolezza, che l’utente non è il tuo vicino o un amico di merende.
Si piangeva spesso, perche si parlava di sé e dell’amore, qualche volta malato ma pur sempre amore, per la professione.
Ci innamoravamo dei nostri supervisori, diventavano i nostri maestri. Qualcuno di noi intraprendeva un percorso personale utile alla professione e alla vita privata. Quando si trattava il caso si mettevano in pratica cambiamenti utili, cambiavamo noi e cambiava l’utente. Imparavamo a non portarci il “caso a casa”. Imparavamo a tenere il ruolo anche con i dirigenti che stimavano l’impegno e riconoscevano la professionalità.
Mi sveglio, sono felice di aver trovato in me l’energia per urlare forte; sono felice perche ho raccontato come si puo’ lavorare, che esiste un altro modo: partire da noi stessi.

domenica 4 marzo 2012

vico mele 3

in queste settimane di silenzio non è mancato il lavoro delle formichine di salvailsociale nel consolidare il percorso che si sta intraprendendo verso la costituzione di quello che vuole essere la "casa" delle lavoratrici e lavoratori del sociale.


innanzitutto informiamo che lo spaziosalvailsociale si è spostato di sede e di orari : ci si vede tutti i lunedì dalle 18,30 in vico mele 3 in uno spazio molto accogliente, dove non manca mai qualche cosina da bere e sgranocchiare per sostenere il lavoro che vi si svolge. 

stiamo inoltre seguendo le scelte del comune che decideranno le sorti per il 2012 del nostro settore: i tagli ci saranno (il budget sembra aggirarsi tra i 35 ed i 37 milioni...) ma ancora non si sa dove colpiranno, anche se sindacati e forum stanno confrontandosi con le istituzioni e convocheranno altre manifestazioni.
la nostra risposta è quella di voler rafforzare la rappresentanza del mondo del sociale proponendo salvailsociale come soggetto in grado di portare contenuti e proposte alla classe politica: per questo si vogliono incontrare i candidati sindaco per metterli a confronto sulle loro idee di gestione dei servizi sociali.

in questi giorni stabiliremo date, luoghi e modalità di tale incontro: risulta particolarmente importante in questo periodo la più ampia e diffusa partecipazione al percorso di salvailsociale.

vi aspettiamo domani in vico mele 3.