mercoledì 25 gennaio 2012

manuale dignitas

Ecco l'abstract dell'intervento di domani di Pippo Costella, che con grande generosità ci ha concesso per "Salvailsociale"


Origine, integrazione, alterità, movimento, valori, storie, persone. La questione "migrante" propone di uscire da schematismi consolidati e di rimettere in gioco elementi essenziali del nostro esistere e co-esistere. Allo stesso modo chiede con forza di chiarire ed eventualmente ribadire alcuni dei principi fondamentali su cui posa il diritto per verificarne l'effettiva sostanza nell'agire sociale e culturale. Lo straniero e gli "orienti" di cui è portatore non possono essere ridotti alla semplice triangolazione  vittima-aggressore-salvatore richiamando su un versante compiacenti paradigmi filantropici o, sull'altro, istanze demagogiche e iniziative securitarie. La questione migrante che propone, a chi si occupa e lavora nel sociale, di chiarire la proporzione e l'equilibrio tra il proprio ruolo di "servizio" e di mediazione, da un lato, e la propria testimonianza nel costituirsi come vettore del diritto, dall'altro. Diritto che può essere propriamente inteso come dimensione "terza" e non subordinata a interessi di parte. Il manuale Dignitas (www.manuale-dignitas.it) realizzato nell'ambito del Fondo Europeo Rifugiati propone percorsi interpretativi e operativi a coloro che si occupano specificamente di interventi rivolti a persone richiedenti protezione internazionale. I contenuti elaborati ed esposti da questa pubblicazione possono tuttavia risultare di interesse e utilità anche per chi, nei diversi contesti del lavoro sociale, è impegnato  a ridurre le condizioni di vulnerabilità cercando nel contempo di potenziare e sostenere le risorse, le capacità e la cittadinanza delle persone, migranti o stanziali che siano. 

domenica 22 gennaio 2012

E’ UNA QUESTIONE DI...PROFESSIONALITA’


con questo articolo il blog accoglie i contributi di una redazione più ampia: si è deciso che per dar conto di questa nuova ricchezza si adotteranno delle firme a sigla (eccetto per le comunicazioni ufficiali).
ricordo che chiunque avesse voglia di scrivere un articola o partecipare alla redazione può scrivere a salvailsociale@gmail.com, oltre che presentarsi allo spazio di posta vecchia il giovedì dalle 18,30 alle 20,30.
grazie e buona lettura.

Credo che prima di poter parlare di stipendi bassi, di diritti lavorativi negati, di contratto nazionale e tutto ciò che riguarda la nostra figura lavorativa, sia il caso di fare chiarezza dentro noi stessi di cosa siamo. L’operatore sociale ha spesso la sindrome del missionario, del bravo ragazzo, di quello che deve salvare il mondo dalla sofferenza e dal disagio a qualunque prezzo: anche la propria dignità!
Io credo che prima di tutto siamo dei lavoratori: certo, dei lavoratori che svolgono una professione particolare che ha la peculiarità di lavorare con gli esseri umani e che non produce niente di materiale, prendendoci cura della persona e cercando di trasformare il disagio in benessere. Come degli harry potter del sociale, saltiamo da un servizio all’atro cercando di portare un cambiamento positivo in chi soffre e lo facciamo con professionalità, competenza e qualità essendo noi operatori formati per farlo e non persone spinte dal buon cuore o da uno spirito caritatevole. Anche per questo allora, siamo prima di tutto dei LAVORATORI e come tali abbiamo il diritto e il dovere di lottare per la nostra dignità lavorativa, difendere il nostro posto di lavoro, perchè facendo questo difendiamo i servizi alla persona, difendiamo il sociale e quindi la democrazia di un paese, perchè un paese senza sociale è un paese senza democrazia.
Non possiamo ricordarci dei essere lavoratori solo quando c’è la minaccia dei tagli e tornare a dormire su noi stessi una volta che l’emergenza è passata, noi dobbiamo difendere i nostri diritti di lavoratori ogni giorno e avere il coraggio di dire che con i nostri stipendi da fame siamo una fascia debole di questa società. E’ vero mettiamo in questo lavoro il cuore, l anima, la mente, il corpo...e tutto quello che abbiamo, ma rimane pur sempre un lavoro che ci permette di mangiare e di dar da mangiare alle nostre famiglie. Per questo è venuta l’ora di dire basta a chi ci scambia con dei bravi ragazzi cresciuti che non hanno ancora deciso cosa fare da grandi e intanto si dedicano agli altri, basta a chi ci chiede di lavoro vero cosa facciamo, basta al volontariato che deve essere un supporto silenzioso e non una sostituzione di ruolo per risparmiare: noi siamo professionisti; se ci sono tagli ai trasporti la soluzione non è certo mettere dei volontari a guidare gli autobus, se ci sono taglia alla sanità...ve lo immaginate un pronto soccorso pieno di volontari??? perchè con noi si può fare? perchè nel sociale per risparmiare si possono dare in mano servizi ad associazioni di volontariato o semi-volontariato a discapito di qualità, competenza, professionalità ma sopratutto a discapito di tutte quelle persone che dei servizi ne usufruiscono e ne necessitano! Sul sociale non si può risparmiare perchè il sociale sono gli esseri umani e il benessere della persona deve essere una priorità di qualsiasi istituzione. Basta essere degli angeli silenziosi, basta pensare che noi non possiamo protestare perchè non possiamo lasciare i servizi scoperti, perchè domani molti di quei servizi non esisteranno nemmeno più e altri saranno portati avanti dalla prima associazione filocattolica o parrocchiale o da associazioni che nascondendosi dietro alla carità e al volontariato si riempiono le tasche di quattrini alla faccia del sociale! Sveglia colleghi e difendiamo quello che per me rimane nonostante tutto il lavoro più bello del mondo!
A.S.

venerdì 20 gennaio 2012

inaugurazione spaziosalvailsociale

ciao a tutte,
il nostro cammino prosegue ed è arrivato il momento di mettere su casa.
nasce così
spaziosalvailsociale: tutti i giovedì dalle 18.30 alle 20.30 nei locali dell'"incubatore di imprese" in piazza posta vecchia.

il gruppo che sta sostenendo questi primi passi si interroga sul ruolo che vuole svolgere "salvailsociale" all'interno del complesso mondo del sociale: tra sindacati, cooperative, associazioni, confederazioni, forum ecc..., ci si vuole posizionare proprio
nel cuore della nostra peculiare professionalità, valorizzandone la specificità, tutelandone la dignità, e reclamando in tutte le sedi la nostra dignità e il ruolo essenziale che svolgiamo nella nostra società in difesa delle fragilità e dei diritti
 in questi giorni tutto ciò e messo fortemente in discussione, dai tagli al contratto nazionale (che va sempre a peggiorarsi nonostante gli standard di qualità che garantiamo), sino alle "aziendalizzazioni" delle organizzazioni che dovrebbero essere sociali (per un approfondimento sul progetto e la posizione di salvailsociale si veda la bozza della "piattaforma" sul blog).

vogliamo, quindi, che il senso del nostro esserci venga ribadito ed arricchito da tutte le esperienze e professionalità che avranno modo di "vivere" questo spazio: non sarà solo occasione di aggregazione, ne tantomeno di pure disquisizioni teoriche, ma un sarà
un tempo che trae sostanza dalle pratiche della nostra professione e che propone azioni per rivendicare esigenze e proposte.

è per questo che siamo veramente orgogliosi di condividere l'inuagurazione dello spazio,

giovedì 26 gennaio alle 18,30
in piazza della posta vecchia
, con Pippo Costella, che ha dedicato il suo lavoro all'analisi e rafforzamento del rapporto tra interventi socio-educativi e diritti umani, in particolare quelli rivolti a migranti (vedi progetti: manuale dignitas, contextus).


vorremmo che altre testimonianze sostengano e rafforzino il nostro cammino: ci saranno altri giovedì e altre esperienze da condividere.


un abbraccio a tutti.


venerdì 13 gennaio 2012

avere una casa

da oggi salvailsociale ha una casa: è una spazio vuoto ma accogliente a livello strada che dà su piazza della posta vecchia. le lavoratrici del sociale che oggi si sono raccolte lì si sono domandate come farsì che questi muri in pietra possano divenire la custodia di una realtà che acquista significato e forza man mano che procede nel suo cammino. e quindi si deve focalizzare il centro di questo agire, la valorizzazione e la difesa delle professionalità del sociale, e ci si deve dare un obiettivo, diventare un soggetto a cui si riconosce diritto e dignità d'esistenza.
la centralità del lavoro ci spinge, e costringe, a non perdersi in dilungazioni teoriche e a tener vivo il fervore pratico che ci contraddistingue: le proposte che presenteremo terranno ben presente queste premesse.
ma sempre rimarrà essenziale partecipare e fare in modo che questi intenti godano del contributo delle esperienze e del pensiero del maggior numero di lavoratori del sociale.

martedì 10 gennaio 2012

diamoci da fare!

l'epifania tutte le feste si porta via, ma ora rimangono tutte le sfide che il 2012 ci ripropone.
i fattori in gioco sono molti e complessi, ma l'obiettivo rimane sempre lo stesso: difendere e promuovere il nostro lavoro!
intanto comunichiamo che si sta lavorando per la costituzione di uno spazio di incontro settimanale dove discutere ed elaborare proposte, oltre che organizzare dibattiti ed invitare ospiti: il primo appuntamento è propio questo
giovedì 12 alle ore 18,30 presso la sala dell'incubatore di imprese in piazza posta vecchia 
(tra campetto e via garibaldi, vicino alla lepre se siete dei nottambuli..).
in questa occasione ci si confronterà sui tanti temi che affollano la nostra mente "sociale", tra i quali:
  • ultimi ragguagli sulla quantità e natura dei tagli;
  • sciopero di lunedì 16 indetto dalle sigle sindacali e le modalità di partecipazione alla manifestazione;
  • novità e problematiche del rinnovo del contratto collettivo di settore;
  • ruolo e difficoltà del forum del terzo settore;
  • costituzione di una redazione per il blog;
  • strategie comunicative varie (volantini, brouchure, adesivi..);
  • eventuale eventi auto-organizzati (incontro con esperti o parti politiche, aperitivi, autofinanziamenti...);
  • strumenti per rinforzarci come categoria lavorativa (dati sui nostri "prodotti", mappature del nostro agire, elaborazione "piattaforma")
  • e tanto altro che sicuramente ora mi sfugge.

concludo ricordando che comunicare via mail è comodo, avere un blog fa figo, ma la cosa più importante è incontrarsi!
quindi invito tutti a partecipare ed a coinvolgere sempre più persone.

a presto

la "mini" redazione